Il momento più importante della vita di una coppia, quello che celebra l’amore più puro che unisce due persone, è rappresentato, senza alcun dubbio, dal matrimonio. Un rito sacro, il cui fascino resta intramontabile nonostante il passare del tempo e che mai, con ogni probabilità, svanirà.
È inutile negare come l’aspetto economico incida, profondamente, nell’organizzazione di questo evento. Le spese da sostenere, considerato il matrimonio nel suo complesso, sono molteplici e concorrono a formare una spesa complessiva che può oscillare dai 12000 agli 80000 euro.
Quanto può costare l’organizzazione di un matrimonio?
Basti pensare, ad esempio, a tutte le spese da sostenere per la sposa, che nel giorno in cui viene celebrato il più nobile dei sentimenti vuol sentirsi una perfetta principessa: abito da sposa, velo, scarpe, guanti, lingerie e trucco da sposa possono comportare un esborso, nella migliore delle ipotesi, di €.3000, contro una media che va ben oltre i €.5000,00.
A queste, poi, vanno sommate le spese del “lui” della coppia, gravate, di norma, da un forte costo nell’acquisto dell’abito da sposo. Inoltre, molteplici sono le spese “comuni” da sostenere: servizio fotografico, fedi nuziali, noleggio auto, bomboniere e, soprattutto, il pranzo/cena di matrimonio, dove, nella maggior parte dei casi, si viene allietati dalla presenza di un cantante.
Nessuno, a ragion veduta, vuol rinunciare ad una degna celebrazione di questa giornata, senza badare in alcun modo a spese. Spesso, però, non si dispone della necessaria liquidità per far fronte a tutti gli impegni e diventa indispensabile, di conseguenza, cercare un po’ di liquidità aggiuntiva nel mondo del credito al consumo.
Prestito per il matrimonio: che documenti presentare?
Danilo Arbinotti di Prestitiperte.com, tra i massimi esperti del mondo dei finanziamenti, ha fornito al nostro sito alcuni utili consigli sulle modalità con le quali richiedere un prestito per organizzare il matrimonio, al fine di ottenere quella indispensabile liquidità che consenta di rendere davvero unico ed indimenticabile il giorno del “grande sì”.
Il prestito per organizzare il matrimonio rientra nella categoria dei finanziamenti finalizzati. È indispensabile che alla richiesta di prestito vengono allegate tutte le pezze giustificative del caso. Ad esempio, se vogliamo finanziare l’acquisto del viaggio di nozze, spesa tutt’altro che marginale, è opportuno allegare il preventivo di spesa da sostenere e, qualora la richiesta andasse a buon fine, veicolare il pagamento con bonifico bancario o assegno circolare.
Richiedere un prestito per il matrimonio rappresenta, senza alcun dubbio, un’ottima scelta per due fondamentali motivi: evitare che le risorse economiche e finanziarie familiari si possano ridurre sensibilmente; restituire la somma prestata ogni mese anziché smobilizzare una parte considerevole del proprio patrimonio.
Prestito per matrimonio: come avere più chance per ottenerlo
E’ estremamente importante, oltretutto, calibrare sapientemente la rata mensile tramite la quale rimborsare il prestito. Il matrimonio, non di rado, comporta l’accensione di un mutuo per la casa, senza contare, poi, altri eventuali prestiti in corso: qualora gli impegni assunti siano già di una certa entità, meglio optare per una durata più lunga ed una rata più bassa. Nulla vieta, infatti, di poter estinguere il prestito, parzialmente o totalmente, in un secondo momento.
Come qualsiasi altra tipologia di finanziamento, anche il prestito per il matrimonio è soggetto all’attenta valutazione della finanziaria o dell’istituto di credito: dopo aver analizzato la pratica nel suo complesso, ovvero sia i redditi percepiti, eventuali debiti già in corso, l’effettiva disponibilità patrimoniale del richiedente nonché la sostenibilità della rata richiesta, viene fornita una risposta al richiedente.
In alcuni casi, l’ente valutatore potrebbe fornire una risposta interlocutoria, ovvero sia subordinare il proprio benestare all’inserimento di un soggetto terzo, denominato “garante”, all’interno del finanziamento. Esso, per quanto ovvio, deve essere un soggetto con capacità reddituale e con un’esposizione debitoria limitata.